Fabio Belsanti, La situazione militare italiana nel quattrocento. Una sintesi.
l e g g i (PDF 60 kb) Tratta dalla sua esperienza in tesi di laurea, Fabio Belsanti ripercorre con una sintetica analisi la situazione militare dei vari Stati della penisola italiana nella prima metà del Quattrocento. Emerge dunque un quadro lucido e schematico della tipologia degli eserciti utilizzati nel Rinascimento italiano, dalle compagnie di ventura ai soldati professionisti assunti individualmente dagli Stati, alle milizie circoscritte, mentre permangono ancora gli ultimi rimasugli di quella cavalleria feudale che tanto aveva significato soprattutto nell'Europa carolingia, ma che ancora riscuoteva un discreto successo. Chiudono il contributo alcune notizie sulle tattiche di guerra e sulle "scuole di pensiero" dalle quali traevano spunto: quella di Muzio Attendolo e quella di Braccio da Montone. (e.p.) Orietta Da Rold Dal testo manoscritto al testo elettronico. Un caso: ‘The Canterbury tales’ l e g g i (PDF 48 kb)La studiosa britannica, osserva acutamente, come il medioevo e un sito internet (come il nostro) "si possono indubbiamente identificare come due contenitori, l’uno storico-temporale e l’altro telematico, che uniscono e non dividono due discipline apparentemente lontane". Il contributo di Orietta Da Rold, introdotto da un English abstract, prende come esempio il riuscito "Canterbury Tales Project". La generale assenza di un archetipo è il problema di partenza per il Canterbury Tales come per la Commedia di Dante; ed ecco che tutti i manoscritti sono trascritti elettronicamente, e così facendo tutte le immagini, testi, e analisi dei testi vengono rilasciati al pubblico. Se l'epoca del computer e dell'automazione, ci consente di ottenere risultati inimmaginabili ancora per i curatori di edizioni della metà del secolo, osserviamo compiaciuti come siano sempre degli uomini ad inserire i dati nel computer "come gli amanuensi medievali trascrivevano i testi sul foglio". Horst Enzensberger, I greci nel regno di Sicilia. Aspetti della loro vita religiosa, sociale, economica alla luce del diritto canonico latino e di altre fonti latine. l e g g i (PDF 217 kb)In questo monumentale (46 pagine) contributo, lo studioso Horst Enzenberger propone il testo ampliato di una conferenza tenuta nel '98 presso l'Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neollenici di Palermo. Il testo partendo da un episodio avvenuto nel XII secolo che vide protagonisti due latifondisti siciliani "evasori fiscali", ricostruisce con limpida scrittura, alla luce delle fonti latine in nostro possesso, gli aspetti più salienti della vita religiosa, sociale ed economica dei Greci residenti nel Regno di Sicilia dai Normanni al '300. (e.p.) Angelo Gambella, Le origini latine della famiglia bizantina Petralifa. l e g g i (PDF 33 kb)Angelo Gambella, direttore editoriale della Rassegna Storica online, ripercorre in questa breve nota la storia delle origini della famiglia bizantina Petralifa. Il contributo mostra come la schiatta avesse indubitabili ascendenze latine e addirittura vantassero le proprie radici oltralpe, proveniendo essa ex francica gentis. Le vicende personali del capostipite Pietro di Alife sono ricostruite sullo sfondo delle vicende storiche del Mezzogiorno normanno. (e.p.) Michele Russo, La contea di Cajazzo in età normanna. l e g g i (PDF 122 kb)In un saggio molto documentato lo studioso Michele Russo ricostruisce la storia della città di Cajazzo, dalle sue origini preromane fino allo stanziamento dei Normanni nel quadro della loro espansione politica nel Mezzogiorno, passando attraverso il periodo in cui il centro fu sede di una contea longobarda. Un resoconto completo e ricco di riferimenti bibliografici, efficace scorcio su una delle tante realtà politico-territoriali del Regno presenti nel Meridione d'Italia. (e.p.) pagina precedente |